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Coercizione, infiltrazione, intimidazione: come Hamas controlla le organizzazioni umanitarie

Il rapporto recentemente pubblicato “Regime fantoccio: la presa coercitiva di Hamas sugli aiuti e le operazioni delle ONG a Gaza”.di NGO Monitor mostra come l’organizzazione terroristica controllasse sistematicamente le organizzazioni umanitarie internazionali a Gaza. I documenti dimostrano che le ONG a Gaza non sono indipendenti, ma fanno parte di un “quadro istituzionalizzato di coercizione, intimidazione e sorveglianza che serve agli obiettivi terroristici di Hamas”.

Il mezzo principale per esercitare questa influenza era il “Sistema dei Garanti”, attraverso il quale Hamas nominava confidenti locali autorizzati a ricoprire posizioni di rilievo nelle ONG internazionali, compresi direttori e vice. Secondo un documento del dicembre 2022, almeno dieci di questi confidenti erano membri di Hamas, sostenitori o impiegati da autorità affiliate a Hamas. Tuttavia, questi intermediari non dovevano essere necessariamente membri di Hamas: un documento del marzo 2020 identificava 55 confidenti di questo tipo in 48 ONG che “possono essere sfruttati a fini di sicurezza per infiltrarsi in organizzazioni straniere, nel loro personale dirigente e nei loro movimenti”.

Dichiarazione morale di fallimento

NGO Monitor parla giustamente di una dichiarazione di fallimento morale da parte delle ONG che hanno ceduto alle pressioni di Hamas. “Rimanendo in silenzio e collaborando con il regime, le ONG non solo coprono gli abusi di Hamas, ma iniziano a interiorizzarne l’agenda e la propaganda”, si legge nel rapporto. Il risultato è un settore degli aiuti “che in molti luoghi non agisce più in modo indipendente o imparziale, ma è inserito in un sistema guidato dal terrore e diventa parte di campagne di disinformazione”.

Inoltre, NGO Monitor sottolinea che molte organizzazioni hanno condannato pubblicamente Israele ignorando lo sfruttamento sistematico delle strutture umanitarie da parte di Hamas: uno squilibrio che crea una “narrazione unilaterale” e distorce la situazione.

Ricostruzione di Gaza: bisogna impedire l’autostrada degli aiuti al terrorismo

Alla luce dell’imminente ricostruzione di Gaza, NGO Monitor mette in guardia dalle conseguenze: “Ora che i piani per la ricostruzione di Gaza stanno andando avanti e per evitare che si ripeta la ‘strada degli aiuti al terrorismo’, la pubblicazione di questi documenti ci ricorda che ogni attore degli aiuti – senza eccezioni – e la comunità internazionale devono finalmente adottare le misure da tempo attese che fermeranno gli abusi di Hamas e creeranno solidi controlli e contrappesi”.

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