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200.000 ultraortodossi protestano a Gerusalemme contro il servizio militare

Giovedì a Gerusalemme, 200.000 ebrei ultraortodossi di diverse confessioni hanno protestato contro l’obbligo di prestare il servizio militare nell’esercito israeliano, l’IDF. La Corte Suprema israeliana aveva stabilito nel 2024 che l’esenzione generale degli Haredim (ultraortodossi) dal servizio obbligatorio non doveva più essere accettata e che il governo doveva approvare una legge corrispondente. Da allora, nel parlamento israeliano, la Knesset, c’è stato un braccio di ferro sulla formulazione di questo decreto legge. In particolare, i due partiti ultraortodossi Shas e United Torah Judaism si oppongono a una legge che obbligherebbe gli Haredim a prestare il servizio militare.

I partiti laici, invece, tra cui una parte considerevole del partito Likud del Primo Ministro Benjamin Netanyahu, chiedono che anche gli Haredim debbano prestare il servizio militare. Ma anche all’interno degli ultraortodossi le opinioni divergono. In alcune scuole strettamente religiose, gli alunni completano il servizio militare di propria iniziativa al termine della loro formazione. E dopo l’attacco e il massacro di Hamas del 7 ottobre 2023, in cui sono stati uccisi 1.200 israeliani e cittadini di altri stati, oltre 3.000 Haredim si sono offerti volontari per l’esercito. Subito prima dell’inizio della grande manifestazione, i membri di questa nuova brigata ultraortodossa dell’IDF hanno pregato al Muro Occidentale di Gerusalemme.

La manifestazione degli oppositori al servizio militare si è conclusa bruscamente dopo che un partecipante ventenne è caduto da un edificio ancora in costruzione.

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